A cura della Fondazione Milano Policroma
Testo di Riccardo Tammaro
All'interno della nostra zona si trovano due edifici che ospitano veicoli
del trasporto pubblico: il deposito Molise e il deposito di Rogoredo.
Seppure per motivi diversi, entrambi possono essere considerati modelli di
architettura e tecnologia; andiamo a vedere perchè.
Il Deposito Molise, sito in viale Molise 60, e costruito nel 1937, è stato
il primo deposito di autobus dell'ATM, ed è anche l'unico a svilupparsi su
due piani. Come è possibile vedere camminando sul marciapiede che lo fiancheggia,
infatti, al piano terreno si trova l'officina, mentre quello più in alto
svolge le funzioni di posteggio.
Lo spazio occupato è circondato, oltre che dal viale suddetto, dalle vie
Abetone, Maspero e Lombroso. In questo isolato però, oltre al deposito e
all'edificio recentemente abbattuto, in cui si trovava fino a poco tempo fa
una rivendita di ghiaccio e carbone (forse ultimo ricordo di un'epoca ormai
scomparsa), si trova la Cascina Mancatutto, simpatica testimonianza del nostro
passato rurale, e l'elegante palazzo residenziale al cui piano terreno
ha sede una nota trattoria.
L'area totale del deposito occupa ben 22.335 metri quadrati, di cui la
superficie coperta ne prende circa due terzi (14.883); la parte scoperta,
parzialmente destinata a parcheggio, è sul lato di via Abetone, e visibile
dall'esterno.
Sull'area sorgono due edifici; quello più alto, caratterizzato da un
portone d'ingresso costeggiato da una coppia di enormi colonne in pietra,
è adibito a uffici e servizi; una porticina a fianco del portone, infatti,
sormontata da una scritta in caratteri metallici a rilievo, immette nell'area
uffici, aperta anche ai cittadini.
Il secondo edificio è la rimessa, realizzata da un sistema di pilastri in
cemento armato che sostengono grandi archi in vetro e cemento, attraverso cui
filtra la luce del sole. Anche le travi portanti sono sorrette dai pilastri, il
carico di ciascuno dei quali può raggiungere 600 tonnellate.
Al piano terreno come detto sono installati l'officina di riparazione
filoviaria, i serbatoi di rifornimento e le fosse di verifica. Al piano
superiore, cui si accede mediante una rampa di accesso pavimentata in porfido,
lunga ben ottanta metri (con una pendenza del 10%) si trova il parcheggio delle
vetture.
All'interno dell'area non mancano inoltre altre strutture, magari un po'
curiose: ad esempio, nell'area prospiciente via Abetone si trova una
pista di prova, della lunghezza di duecento metri circa, il cui scopo
principale è quello di verificare la funzionalità e la potenza dell'impianto
frenante delle vetture.
Come pure, nel progetto originario del 1937, era anche presente un ricovero
antiaereo, costruito secondo le norme e le procedure prescritte all'epoca
dall'Unione Nazionale Antiaerea.
Il deposito di Rogoredo, invece, è stato costruito nel 1987 per ospitare i
treni della linea gialla della metropolitana, ed il suo
aspetto è più simile ad un laboratorio di ricerca che a una rimessa. Nel suo
genere, dispone di una struttura unica in Europa: un anello di prova di 1,8
chilometri, completamente svincolato dalla linea e dalla movimentazione del
deposito, senza interferenze quindi con la normale circolazione dei treni.
Questo anello, essendo attrezzato per tutte le verifiche su un treno in
movimento, costituisce una sorta di linea virtuale, che permette così il test
delle vetture tenendo conto delle condizioni di marcia e degli imprevisti
che si possono verificare durante il servizio.
L'area totale del deposito occupa ben 207.000 metri quadrati, di cui la
superficie coperta ne prende solo 28.349, che sono comunque il doppio di quelli
del deposito Molise (mentre le rispettive aree totali hanno un rapporto di nove
a uno).
Nel deposito di Rogoredo si trova anche un Campus permanente, dove si svolgono
corsi di addestramento e di aggiornamento per il personale, come pure corsi
di inserimento per i nuovi assunti.