A cura della Fondazione Milano Policroma
Testo di Riccardo Tammaro
In questi due articoli parleremo del quartiere nato negli anni '20 del ventesimo secolo per unificare le varie scuole superiori, e che conserva tuttora un aspetto dell'epoca.
Voglio iniziare la descrizione di questo quartiere però con una panoramica su come la zona si presentava prima della sua costruzione.
Quattro bianche straducole, rossi casali, marcite, mais, frumento, bovini: qui una volta esisteva una campagna senza storia, divisa tra i Corpi Santi e, a levante, le propaggini del comune di Lambrate. Vi sorgeva un solo, romito villaggio, Casoretto, appartato fuori Porta Venezia, sulla tortuosa strada per Crescenzago. Assai frequentata era pure la strada per Segrate, denominata delle Vallazze da alcune cascine peospiciente ad essa.
Trattavasi comunque di campagna tranquilla e solitaria: dalla strada che circondava le mura si staccava una via frequentata da carri che, superate a sinistra le Lavanderie, deviava in direzione nord tra le lunghe, basse Cascine Doppie, diretta a Lambrate.
Poco più a sud un'altra strada, movendo da Porta Vittoria, s'insinuava fra le quattro cascine dell'Acquabella per proseguire verso l'Ortica, Limito e Liscate.
Poi, nel 1912, l'idea, lanciata dall'Associazione per lo sviluppo dell'alta cultura, di concentrare tutti gli istituti superiori in un'unica Città degli Studi. Il 3 maqggio 1913 viene stipulata la convenzione tra Stato, Comune, Provincia e Camera di Commercio per dare all'Istituto Tecnico Superiore una sede più adatta. E' l'atto di nascita della futura Città Studi. Il Comune si impegna ad acquistare la vecchia sede dell'Istituto Tecnico, della Scuola di medicina-veterinaria e dell'Accademia Scientifico Letteraria per lire 2.100.000. Il progetto, ideato dagli architetti Augusto Brusconi e Gaetano Moretti, venne sviluppato dagli ingegneri Belloni, Ferrini e Verganti.
L'architetto Brusconi era dal 1910 il Soprintendente ai monumenti della Lombardia, e tale rimase fino al 1923, quando le Soprintendenze vennero unificate e assegnate a Ettore Modigliani. Egli svolse in quegli anni numerosi lavori a Milano e dintorni: tra quelli più importanti si possono ricordare la nuova parrocchiale di Santa Maria Segreta, costruita nel 1918 in via Ariosto (ma con facciata sulla piazza Tommaseo), in cui inseri' gli avanzi dell'antica chiesa omonima demolita per far posto al Palazzo delle Poste, e il Palazzo di Città di Monza, edificio rappresentativo di pianta rettangolare con quattro fronti monumentali che venne costruito nel 1925, ed il cui completamento ed ampliamento avvenne nel 1932 ad opera dell'ingegner Sacconi.
Non di minor vaglia fu l'altro architetto coinvolto, Gaetano Moretti, già Soprintendente ai monumenti della Lombardia ed in seguito di quelli del Veneto. Diplomatosi brillantemente professore di Disegno architettonico all'Accadenmia delle Belle Arti di Brera nel 1883, con Beltrami collaborò in quegli anni anche ai rilievi del Lazzaretto e del Castello Sforzesco e insieme fondarono, nel 1892, la rivista "Edilizia moderna"; in seguito otterrà la carica di amministratore della Fabbrica del Duomo, la cattedra di Architettura presso l'Accademia di Brera e poi presso il Politecnico di Milano.
Tra le sue opere, oltre a numerose edicole funebri del Cimitero Monumentale, possiamo ricordare la storica centrale Taccani di Trezzo D'Adda, realizzata su incarico dell'industriale Benigno Crespi che aveva avuto modo di apprezzare l'opera di Moretti nel cimitero e nel mausoleo di famiglia sempre a Trezzo, ed altre numerose centrali elettriche, tra cui quella di Vigevano.
In campo internazionale egli progettò il Monumento per l'Indipendenza Argentina a Buenos Aires e realizzò il completamento del palazzo legislativo di Montevideo (inUruguay), la Galleria Permanente d'Arte Contemporanea Italiana a Lima (in Perù) ed altre opere, che gli valsero tra l'altro il titolo di Grand'ufficiale del Perù.
Abbiamo così concluso la parte riguardante la progettazione del quartiere; nel prossimo numero ci occuperemo della costruzione ed analizzeremo la parte architettonica ed artistica.